Abbiamo posto qualche domanda a Daniele Valletta, AD di Treccani Esperienze, il progetto dell’Istituto della Enciclopedia Italiana che nasce per promuovere e valorizzare il patrimonio culturale italiano attraverso il viaggio, inteso come momento di condivisione e crescita individuale e collettiva.
Come nasce il nuovo progetto di Treccani Esperienze?
Treccani Esperienze nasce ufficialmente nel 2024, ma è un progetto che Treccani coltiva dal 2021, con l’obiettivo di creare nuove forme di fruizione del patrimonio culturale attraverso l’esperienza di viaggio. Dopo il grande successo delle Esperienze presso i più importanti appuntamenti del calendario culturale – come la Biennale di Venezia, il Festival dei Due Mondi di Spoleto e l’Ischia Film Festival – a partire dal 2023 il palinsesto si è arricchito dei format inediti Palladio Visionario, dedicato alle Ville Palladiane, e Matera Millenaria, l’Esperienza di workshop in collaborazione con l’Istituto Italiano di Fotografia. Se nella sua prima fase il progetto era dedicato ai clienti Treccani, da quest’anno l’offerta di Esperienze è rivolta all’intero pubblico di appassionati della cultura e del paesaggio italiani.
Che cos’è un’esperienza per voi?
Come Treccani Esperienze abbiamo quasi sentito il dovere di dare una definizione ben precisa di quella che è l’Esperienza Treccani, come fosse una nuova voce che si aggiunge al vocabolario del turismo culturale. L’abbiamo sintetizzata così: è la conoscenza diretta del patrimonio storico-artistico e del territorio italiani, personalmente acquisita in modalità e contesti inediti, che conduce alla piena consapevolezza del loro valore culturale.
Tra le varie Esperienze in partenza, qual è quella che ti emoziona di più?
Difficile scegliere: tra i vari elementi che guidano la progettazione delle Esperienze c’è sicuramente l’attenzione per l’aspetto emozionale, la capacità di stupire e coinvolgere il visitatore; per cui ognuna di esse, in modo diverso, diventa un’occasione in cui è facile lasciarsi trasportare dalla bellezza del patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Se proprio devo dirne una, dico Materia Viva: un viaggio che attraversa i luoghi del marmo, tra le cave e gli studi d’artista di Carrara e Pietrasanta, lungo un percorso che mette in costante dialogo passato e presente, dalla scultura tradizionale alle moderne tecniche di lavorazione e di applicazione del marmo, da Michelangelo agli artisti contemporanei Fabio Viale e Filippo Tincolini. E poi l’emozione di trovarsi di fronte queste gigantesche pareti di marmo, a 900 metri sopra il livello del mare, splendenti sotto il cielo stellato… Non una cosa che si vede tutti i giorni!
In che modo i viaggi possono dare nuova vita al patrimonio culturale italiano?
Proponendo nuove chiavi di lettura e nuove modalità di visita di un territorio, affiancando alle destinazioni più gettonate percorsi turistici meno battuti, ma che custodiscono luoghi di pari valore storico, artistico e culturale. Non meno fondamentale, anzi cruciale, è la cura dell’aspetto esperienziale. Mettere i visitatori al centro, renderli i veri protagonisti della scoperta di un territorio e non fruitori passivi di un contenuto: il coinvolgimento diretto, tramite esperienze di valore che presuppongono la partecipazione attiva dei viaggiatori, è un efficace strumento di promozione del patrimonio, perché favorisce il sedimentarsi delle conoscenze apprese e una maggiore consapevolezza di quanto vissuto. Questo è quello che Treccani Esperienze vuole offrire al suo pubblico, senza dimenticare la proposta di tematiche di rilevanza culturale supportate da contenuti autorevoli, elementi senza i quali si rischia di cadere nell’intrattenimento fine a sé stesso.
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