Più simile a uno stile di vita che a un semplice vino, lo champagne possiede un preciso “bon ton” che può tornarvi utile per conquistare gli esperti o per vivere appieno l’esperienza.
Abbiamo raccolto alcune regole basilari.
Eleggere la Maison del cuore
Scegliete la vostra Maison preferita e proponetela come vostro ideale di Champagne. Esplorare le Maison e i loro vini è importante, ma tenete sempre a mente il vostro gusto ideale (e una giustificazione interessante per la vostra scelta). Più o meno pieno, acido o intenso: ogni Champagne è unico.
Conoscere le Cuvée de Prestige
Ogni Maison possiede un suo marchio di lusso da conoscere e, all’occasione, sfoggiare. I più famosi sono Dom Perignon di Moët et Chandon , Winston Churchill di Pol Roger e Cristal di Louis Roederer. Ma attenzione ai prezzi!
Dosé ou pas?
Per precisarne lo stile, ogni Maison aggiunge al proprio Champagne una certa dose di zucchero. Se volete far emozionare un appassionato di vini, però, vi consigliamo di ordinare uno Champagne pas dosé (senza zucchero).
Scegliere il formato
Il miglior formato è il Magnum (1,50 lt), poiché invecchia meglio e restituisce un vino più fresco rispetto alla bottiglia da 0,75. Un segreto da esperti? Alla flûte preferite un bicchiere da bianco importante e giratelo lentamente.
Chiedere l’annata
Nella zona dello Champagne le annate sono una cosa seria, da un anno all’altro i vini cambiano e scegliere la giusta annata è fondamentale. Negli ultimi trent’anni le migliori sono state il 1990, il 2008 e il 2012, ma nulla batterà il mitico 1921.
Non storpiare il nome
Lo “sciampagn” non esiste. Non storpiate mai il nome dello Champagne! Se non sapete pronunciarlo preferite il nostrano Prosecco. Certo, sono vini molto diversi che non andrebbero neanche accostati, ma almeno vi risparmierete l’imbarazzo.
Citare, citare, citare
Amato da celebrità, artisti e reali, lo Champagne vanta una collezione di citazioni e aneddoti. Celebratelo usando le parole di Oscar Wilde, Madame de Pompadour, Colette o Lily Bollinger.